PESCIA. L’episodio ricorda una barzelletta classica, quella del pedone che viene investito da un’ambulanza e che, per questo, si sente dire: «Lei è fortunato». A volte però la realtà supera anche le barzellette.
È il caso di un uomo che si è sentito male in ospedale. Una cosa sempre spiacevole ma che, verrebbe fatto di pensare, nella disgrazia non poteva accadere in un posto migliore, invece…
Una storia ai confini della realtà descritto da una parente dell’uomo, Cinzia Silvestri: «I medici e gli infermieri senza frontiere non si trovano solo nelle zone di guerra, ma anche all’ospedale di Pescia. A loro va il mio personale ringraziamento per la determinazione e l’impegno con i quali portano avanti il loro lavoro nell’era dell’eccellenza sanitaria della Regione Toscana di Rossi, che antepone burocrazia e normative al buonsenso e alla salute dei pazienti».
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